Come gestire un magazzino
Pochi semplici consigli per migliorare la qualità del lavoro e i risultati della tua attività.
La gestione magazzino è una attività fondamentale, se non addirittura la più importante, per qualsiasi azienda che movimenta merci.
Essa, infatti, rappresenta un importante impegno economico per l’impresa, in parte legato ai costi fissi: affitto, utenze, personale addetto, impianti e macchinari; in parte rappresentato dalle scorte in rimanenza.
“Nell’azienda ideale il magazzino è proprio quello che non c’è”
Questa frase simbolo relativa al magazzino, non molto conosciuta ma molto centrata, rende bene l’idea di quanto sia complessa una buona gestione di magazzino: “ne ho bisogno, ma…”
In effetti il magazzino è una necessità di tutte le aziende di produzione e commerciali, dalla grossa azienda al piccolo negozio, ma è bene tenere sempre presente che il magazzino di per sé non produce utile e che i prodotti a magazzino sono immobilizzazioni di capitali.
Ecco perchè, mantenere un corretto equilibrio tra approvvigionamento e richiesta, consente all’azienda di ridurre i costi e ottenere maggiori profitti, indipendentemente dalle dimensioni dell’attività.
In questa guida completa scopriremo quali sono gli aspetti fondamentali intorno ai quali ruota l’intera efficienza di una buona gestione del magazzino.
Inoltre, vedremo insieme come semplificare le attività quotidiane, ottimizzando tempi e metodi, fino a raggiungere quell’equilibrio ideale che ci consente di migliorare i profitti dell’attività.
In una buona gestione magazzino ricoprono un ruolo fondamentale questi aspetti:
Come gestire un magazzino: nella gestione del magazzino esistono delle regole di base e delle personalizzazioni per così dire, legate soprattutto alla tipologia dei prodotti trattati e al proprio modello di business. Alla base di tutto però c’è sempre un comune denominatore: la conoscenza di ogni minino dettaglio che porta ad un’efficienza infallibile.
Ruolo e compiti del magazziniere: formazione e informazione, le due armi vincenti in ogni ambito, anche nella gestione del magazzino. Se lo fai in prima persona non trascurare niente, se hai poco tempo a disposizione automatizza il più prossibile ogni procedura. Se hai del personale preposto, mettilo nella condizione di avere tutte le informazioni che gli servono per fare al meglio il lavoro, ma non una di più.
Il ruolo dei documenti nella gestione del magazzino: impossibile avere un magazzino efficiente senza documentare tutto quello che succede, soprattutto nel mercato di oggi. La buona notizia è che anche la compilazione dei documenti oggi può essere completamente automatizza, ma soprattutto i benefici che ne porta ripagano di gran lunga la noia delle scartoffie.
Gestione logistica magazzino: organizzazione, controllo e pianificazione delle movimentazioni e dello stoccaggio dei prodotti. Questo insieme di attività non deve mai essere perso di vista, al contrario va costantemente monitorato e ottimizzato per garantire risultati sempre migliori a tutta l’attività.
Vediamoli punto per punto.
Come gestire un magazzino
Nella gestione del magazzino abbiamo detto che un’efficienza infallibile è data dalla conoscenza di ogni minimo dettaglio.
Ogni prodotto ha una vita.
Anche quello che non ha una scadenza vera e propria, come per esempio i prodotti deteriorabili, ha un termine dettato dalle mode o più in generale dalla richiesta.
Ecco perchè è fondamentale tenere traccia non solo della dinamica interna del magazzino, ma anche dello stoccaggio e della logistica.
Ovviamente ogni realtà ha delle situazioni proprie, il magazzino centrale di una rete di punti vendita, avrà delle dinamiche diverse da quello di un’azienda produttrice che vende attraverso i suoi distributori.
Per la buona gestione di un magazzino è fondamentale quindi coordinare ogni attività, monitorarla e misurarla sulla base dei propri obiettivi aziendali.
Facciamo un esempio pratico.
Un magazzino di calzature che a fine stagione estiva ha una rimanenza pari al 60% di invenduto ha una giacenza molto alta.
Se questo magazzino però ha dei punti vendita dove non fa mai freddo, non ha una giacenza alta, ma una scorta che può destinare dove c’è richiesta di mercato.
L’esempio è molto semplice, in realtà le considerazioni da fare per capire se le rimanenze hanno un’entità corretta, vanno oltre.
Il concetto importante però che non deve mai essere sottovalutato per gestire bene un magazzino è che ogni attività deve essere coordinata e misurata in funzione di 3 elementi chiave:
Obiettivi di business, sempre chiari e ben definiti;
Dati previsionali, in base all’andamento, alla pianificazione e agli obiettivi;
Dati storici, per confronto, analisi e strategia
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Come organizzare un magazzino
Organizzare un magazzino può sembrare un’attività complessa, soprattutto quando le referenze sono molte e di diversa natura. Ti basterà seguire questi semplici punti organizzare il tuo magazzino in modo efficiente
- Inizia dalla lista prodotti
Prendi carta e penna o un foglio di excel, come preferisci, e inizia a stilare un elenco di tutte le referenze che hai a magazzino. Ovviamente se utilizzi un gestionale magazzino i prodotti saranno presenti nel programma, non dovrai quindi fare altro che estrapolare le informazioni e procedere con il raggruppamento. - Organizza gli spazi
Inizia ad organizzarti con le aree di stoccaggio. - Sistema i prodotti a scaffale contandoli
Nel posizionare le referenze identifica i prodotti che vendi maggiormente, e dedica a loro lo spazio a cui si può accedere più facilmente. A questo punto hai a disposizione l’inventario del tuo magazzino. - Codifica i prodotti
Verifica che tutte le referenze abbiano un loro codice identificativo, che generalmente viene assegnano dal fornitore. La tipologia di codifica più utilizzata è quella del codice a barre. In caso di articoli sprovvisti puoi procedere tu con la loro creazione.Leggi anche: La gestione magazzino nella vendita al dettaglio
- Tempo
Calcola la media dei tempi di permanenza ed evasione delle movimentazioni. Per conoscere il periodo di giacenza media di un prodotto a magazzino si divide un periodo che si intende prendere in esame, un mese, tre mesi un anno etc, e lo si divide per l’indice di rotazione del prodotto.
Leggi anche: L’indice di rotazione del magazzino
Poiché i prodotti entrano ed escono dal magazzino in continuazione, per fare questo è fondamentale effettuare sistematicamente il carico e lo scarico del magazzino.
- Valuta l’utilizzo di un programma gestionale
Un gestionale magazzino è un valido supporto sia per la gestione quotidiana, sia per il controllo completo di tutta l’attività. Un buon gestionale attività infatti ti consente di automatizzare tutte le procedure di gestione dei movimenti di magazzino, velocizzando i tempi e riducendo l’errore manuale.
Ruolo e compiti del magazziniere
Il magazziniere nella gestione magazzino ricopre un ruolo molto importante.
Certo, se si pensa al magazziniere come al garzone di bottega, non stiamo parlando esattamente della figura idonea ad effettuare una buona gestione del magazzino.
I compiti del magazziniere sono molteplici e di natura diversa
Ricevimento della merce
Stoccaggio
Smistamento
Verifica del materiale in arrivo
Carico del magazzino
Gestione della documentazione di carico/scarico/trasferimento
Gestione dell’inventario
Approvvigionamento delle scorte minime
In linea di massima possiamo dire che queste sono le attività di base, che si possono estendere a seconda della struttura dell’azienda.
Per avere una buona gestione di magazzino è molto importante che tutti i reparti dell’azienda siano coordinati e che non procedano per compartimenti stagni.
È utile quindi a questo proposito che il magazziniere abbia un proprio accesso al sistema di gestione centrale, dove potrà registrare tutte le operazioni, come per esempio l’inventario, i carichi, i DDT, rendendoli immediatamente visibili a tutti gli altri reparti dell’azienda.
Poichè però nel sistema centrale sono presenti informazioni che il magazziniere potrebbe non essere tenuto a sapere, come per esempio i prezzi dei prodotti, è importante che le sue credenziali al sistema gestione magazzino prevedano delle limitazioni di accesso che sarà poi la proprietà a decidere se applicare o meno.
👍 Leggi anche: Carico e scarico magazzino come farlo correttamente
Il ruolo dei documenti nella gestione del magazzino
Ogni buona gestione è sempre coordinata da procedure, termine che spesso ci fa rabbrividire perchè evoca azioni impegnative da svolgere.
Usiamo allora il termine criterio e diciamo che se organizziamo una qualsiasi attività seguendo un criterio ben stabilito, semplifichiamo le operazioni, velocizziamo i tempi e otteniamo più facilmente dei buoni risultati.
Per gestire il magazzino con criterio dobbiamo partire da un corretto utilizzo dei documenti e nello specifico:
Gli ordini a fornitore
I documenti di carico
I documenti di trasporto (DDT)
Le fatture
Gli ordini clienti
Gestione inventario
L'ordine a fornitore
L’ordine a fonitore è il punto di partenza per un’attività coordinata che consente di gestire il magazzino secondo una logica appropriata.
Se si ordina della merce è perchè il magazzino deve essere rifornito.
Che si tratti di un riassortimento o di una nuova linea di prodotti non cambia assolutamente nulla, perchè alla base c’è la necessità di avere il magazzino rimpinguato.
Ma perchè è importante che la gestione ordini magazzino tenga traccia dell’ordine a fornitore?
Perchè l’ordine a fonitore contiene la lista dei prodotti ordinati con tutti i dettagli relativi a:
Data di effettuazione dell’ordine
Quantità per prodotto
Prezzo
Condizioni di pagamento
Eventuali sconti
Tempi di consegna
Alcuni di questi dati sono utili principalmente per la gestione pratica del magazzino altri per il reparto amministrativo, in ogni caso tutti essenziali per la strategia aziendale.
Il documento di carico
Una volta arrivata la merce, una buona gestione di magazzino prevede che si dia vita ad un documento di carico.
Il documento di carico è molto impotante per due motivi fondamentali:
Aggiornare le scorte e quindi la situazione del magazzino
Verificare che il fornitore abbia rispettato tutte le condizioni concordate nell’ordine
Questa operazione viene molto spesso trascurata perchè sottovalutata.
In realtà il documento di carico è uno strumento prezioso sia per la gestione del magazzino che per i risultati dell’intera attività.
Proprio grazie al carico di magazzino è possibile infatti verificare eventuali discrepanze tra merce ordinata e ricevuta, sia in termini di quantità che di tipologia.
Per semplificare questa operazione alcuni gestionali, come per esempio il programma magazzino iKYBER, sono dotati di un’apposita app gestione magazzino, che dialogando in tempo reale con il sistema, velocizza l’operazione riducendo a zero l’errore manuale.
Inoltre, una volta effettuato il carico, un apposito pulsante mostra differenze, consente di verificare, sempre in tempo reale la corrispondenza tra ordine effettuato e materiale ricevuto.
Il documento di trasporto (DDT)
Il documento di trasporto, comunemente detto anche documento di scarico, è un altro tassello che non può assolutamente mancare nella gestione merce magazzino.
Aldilà dell’obbligatorietà o meno, il DDT, sempre che non venga emesso scontrino di vendita o fattura accompagnatoria, è fondamentale per 2 motivi essenziali:
È l’unico documento che comprova l’avvenuta consegna della merce al cliente
È l’unico modo per scaricare in automatico il magazzino e avere quindi sempre le giacenze reali
Le fatture
Le fatture si suddividono in fatture fornitore e fatture cliente.
Mentre le fatture fornitore solitamente vengono gestite dall’ufficio amministrativo, le fatture cliente molto spesso vengono emesse direttametne dal magazzino. Non c’è una regola in questo senso, dipende dall’organizzazione dell’azienda che spesso è legata anche alle sue dimensioni.
Le fatture clienti se partono dal magazzino sono generalmente fatture accompagnatorie. La fattura accompagnatoria solitamente sostituisce il documento di trasporto.
L’obbligo della fattura elettronica, in vigore dal 2019, ha modificato le regole della gestione di questo documento, che non può più essere puramente cartaceo, ma deve essere per l’appunto elettronico.
Ordini cliente
Gli ordini cliente non sempre sono gestiti dal magazzino, dipende dalla tipologia di vendita dell’azienda stessa e dalla sua organizzazione.
In ogni caso è bene che anche questo documento sia disponibile a sistema per tutti i reparti, in modo tale da coordinare il lavoro nel migliore dei modi.
Se manca un’organizzazione centrale c’è il rischio che il materiale arrivi e rimanga in giacenza perchè nessuno avvisa il cliente per il ritiro, oppure peggio ancora che non venga preso in carico per l’evasione con il rischio in ogni caso di perdere il cliente.
Gestione inventario
La gestione dell’inventario è fondamentale per avere il controllo di tutta la situazione dell’azienda.
Solitamente viene effettuato a fine anno perchè il commecialista lo richiede espressamente per poter redigere il bilancio.
In realtà fare l’inventario, per quanto possa essere un’operazione noiosa e che richiede del tempo, porta grandi benefici all’intera attività.
Conoscere le giacenze di magazzino, sia in termini di quantità che di tipologia di prodotti, sapere il valore finanziario che è immobilizzato e che magari toglie liquidità per altre esigenze è importantissimo.
Soprattutto se non c’è una gestione automatizzata di tutto il flusso di documenti e attività citate sopra, l’inventario consente di avere una visione chiara e completa di quello che succede all’interno dell’azienda.
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Gestione logistica magazzino
La gestione fisica dei prodotti a magazzino, il loro ricevimento, il posizionamento a scaffale, lo smistamento nei reparti di vendita, le informazioni relative ad ognuno di essi.
Gestire un magazzino prevede una serie di attività strettamente collegate tra di loro, più sono ben armonizzate e più il buon esito di tutta l’attività è garantito.
Le situazioni più usuali nel panorama della gestione magazzini si suddivide a grandi linee in 3 tipologie:
- Il magazzino molto grande come per esempio quello di certe realtà produttive, o commercio all’ingrosso.In questo caso gli ambienti sono molto grandi. Ci sono delle zone destinate solo al ricevimento e alla spedizione della merce, le scaffalature sono enormi e ogni minima attività è generalmente automatizzata.
- Il magazzino gestione retail, ossia l’azienda che lavora nella vendita al dettaglio che ha più punti vendita dislocati sul territorio, sia di proprietà che in affiliazione.Gestire questo tipo di magazzino comporta situazioni abbastanza diverse rispetto al primo caso. Generalmente l’ambiente è molto più piccolo ed è caratterizzato soprattutto da acquisti mirati.
- Il magazzino del singolo negozio, che va generalmente dai 50 ai 200- 300 metri quadrati.Molto spesso il locale adibito è il retrobottega, un piano inferiore o addirittura le scaffalature di vendita nello spazio dedicato ai clienti.
Situazioni decisamente molto diverse l’una dall’altra, ma accomunate da un fattore determinante per tutte: un magazzino merce contiene al proprio interno un valore economico finanziario che più è ottimizzato più contribuisce al successo dell’azienda.
Come creare quindi un’organizzazione magazzino efficace?
Al netto della gestione documentale che abbiamo visto in precedenza passiamo alla fase pratica con pochi semplici punti.
- L’ambiente deve essere consono alla conservazione del tipo di prodotti trattati: igiene, temperatura, luce…
- Le scaffalature devono essere solide e adeguate per garantire un buon stoccaggio delle merci: eventuali cadute o posizionamenti non adeguati rischiano di creare danni all’imballo o al prodotto stesso anche nel momento del prelievo.
- Usare le etichette per suddividere e identificare le corsie e gli scaffali.
- Posizionare i prodotti in base all’indice di rotazione, quindi tenere gli articoli più venduti in una posizione più comoda rispetto a quelli meno movimentati.
- In caso di prodotti deteriorabili mettere bene in evidenza le date di scadenza.
- Ultimo ma di fondamentale importanza assicurarsi che i prodotti siano tutti etichettati.
L’etichettatura con codice a barre di ogni singolo prodotto è senza ombra di dubbio la procedura più importante per velocizzare, ottimizzare e determinare correttezza e precisione nella logistica di magazzino e in generale nella gestione di tutta l’attività.
Gli articolo possono essere distribuiti dal fornitore già con un codice a barre.
In questo caso ci sono due possibilità:
- Si possono utilizzare i codici a barre del fornitore
- Si possono creare dei codici a barre interni mediante il software
La cosa ancora più interessante è che è possibile creare più codici a barre diversi da associare allo stesso prodotto, utilissimo per esempio nel caso in cui si acquisti lo stesso articoli da fornitori diversi.
Con una stampante a rotolo si può stampare il codice a barre direttamente sull’etichetta adesiva che andrà posta sul prodotto.
L’utilizzo del codice a barre nella gestione magazzino consente di creare una metodologia di lavoro che semplifica e velocizza qualsiasi operazione, garantendo il massimo del controllo su tutte le attività.
Gestione magazzino consigli pratici
Una buona gestione del magazzino che consente di velocizzare e snellire i processi di lavoro, migliorando i risultati globali dell’attività, prevede una serie di accorgimenti, alcuni semplici, altri un pò più impegnativi.
Quello che è importante ricordare è che determinate procedure che all’inizio richiedono del tempo e parecchio lavoro, una volta avviate automatizzano l’intero sistema, portando benefici costanti a tutta l’azienda.
Riorganizzazione magazzino: stabilisci dei ruoli
Partiamo da una cosa semplice ma molto importante, individua tra il personale un responsabile magazzino.
Questa persona dovrà avere il polso della situazione in qualsiasi momento:
avrà una panoramica delle giacenze, avrà sempre il quadro completo dei prodotti in arrivo, tempi di consegne, conoscenza dei fornitori, oltre ovviamente ad avere la esponsabilità di tutto quello che succede nel reparto.
Codifica i prodotti
La codifica dei prodotti è essenziale per una buona gestione del magazzino.
Potrà sembrare banale perchè ogni articolo generalmente riporta il codice del fornitore o del produttore.
La gestione della tua attività però deve essere personalizzata secondo le tue esigenze specifiche, ti risulterà molto utile in qualsiasi situazione.
Procedi quindi con la creazione di:
Categorie commerciali
Categorie merceologiche
Marchio
Fascia
Per esempio nel caso di un pet shop la codifica potrà essere la seguente:
Categoria commerciale: mangimi pet – prodotti veterinari – etc
Categoria merceologica: secco – umido – etc
Marchio: Trainer – Royal Canin – etc
Fascia: gatto – cane – etc
Crea una classifica dei prodotti
Sicuramente come tutte le attività commerciali avrai anche tu dei prodotti che come si usa dire “si vendono da soli” e altri che sono un pò più lenti.
È importante avere un visione globale di qualsiasi articolo presente in magazzino, perchè come ben sai ogni prodotto in più in giacenza è liquidità in meno in cassa.
Quindi non esiste prodotto più importante e meno importante, esiste però il prodotto che ti fa guadagnare di più e quello di meno, prodotto che vendi di più e prodotto che tieni solo per strategia
commerciale.
Per semplificare questa operazione, è consigliabile procedere con un’analisi statistica ben precisa, chiamata analisi ABC. Questa analisi si basa sulla legge di Pareto, che permette di suddividere i prodotti in tre categorie (A, B, C) per valutare il loro grado di importanza e criticità su base quantitativa ed economica.
Articoli A – Sono gli articoli più impotanti in termini di guadagni cioè quelli che producono il più alto valore di ricavato. L’80% del fatturato annuo dell’azienda corrisponde in genere al 20% di tutti gli articoli in magazzino;
Articoli B – Sono gli articoli di importanza secondaria Essi producono mediamente il 15% circa del fatturato e corrispondono al 35% degli articoli a magazzino.
Articoli C – Sono gli articoli con il minor valore di consumo annuo. Corrispondono al 45% dei prodotti a magazzino e generano circa il 5% del fatturato annuo.
Attribuisci l'ordine di importanza ai prodotti
Adesso che hai capito secondo l’analisi ABC quali sono i prodotti trainanti nella tua attività assegna loro un occhio di riguardo.
Questo non significa che gli altri articoli vanno abbandonati, anzi.
Nell’ordine delle priorità nella gestione delle variabili devi semplicemente fare maggiore attenzione ai prodotti che risultano nella fascia A, e quindi:
Gestione delle scorte minime o punto di riordino
Priorità nel posizionamento a scaffale del tuo magazzino
Monitoraggio costante
Una volta sistemati i prodotti della fascia A, procedi in ordine con fascia B e C, meno a rischio criticità nella gestione del tuo magazzino.
Ovviamente essendo quella dell’ABC un’analisi statistica e non matematica, effettua comunque verifiche periodiche.
Definisci le scorte minime o punti di riordino
Uno dei peggiori incubi nella gestione magazzino, oltre a quello delle troppe rimanenze, è quello dell’esaurimento delle scorte o rotture di stock.
Capita spesso che pur ordinando i prodotti in esaurimento con un certo anticipo, questi non arrivano in tempo utile e ci si possa trovare “scoperti” con il rischio di perdere le vendite.
È fondamentale per questo motivo definire le scorte minime per ogni articolo e stabilire quindi il punto di riordino.
Le variabili che condizionano le consegne sono diverse, ecco perchè è importante analizzare l’andamento storico e stabilire le scorte di sicurezza.
Analizza attentamente i costi di mantenimento delle scorte a magazzino
I costi di mantenimento delle scorte a magazzino sono spesso sottovalutati.
In realtà un’analisi dettagliata di questa voce, contribuisce notevolmente al miglioramento delle performance dell’azienda.
Inoltre va detto che prendere in considerazione solo i costi immediatamente misurabili e identificabili quando si parla di costi di mantenimento delle scorte nella gestione magazzino è molto riduttivo.
I costi associati alle scorte possono essere infatti suddivisi in tre categorie:
Costi di acquisto
Costi di mantenimento
Costi di inneficienza
Costi di acquisto
Scelta dei fornitori, contratti, ordini, ricevimento merce, costi di trasporto, amministrativi etc.
Costi di mantenimento
Tutti i costi imputabili direttamente alla gestione quotidiana del magazzino e delle scorte.
Questa voce si divide a sua volta in due categorie:
Costi palesi: costo del personale, affitto del locale, spese di movimento merce etc
Costi impliciti: ossia i costi associati all’investimento di capitale in scorte
Una buona pratica per ottimizzare i costi di mantenimento è quella di fare delle analisi previsionali sulla base dello storico, tenendo presente la stagionalità, le situazioni climatiche, le festività e tutte le variabili prevedibili.
Costi di inneficienza
Costi imputabili a rotture di stock e quindi perdita di vendite, prodotti scaduti e quindi non più vendibili, organizzazione inadeguata…
Analizza periodicamente le giacenze anche con l'inventario
Conoscere lo storico delle giacenze ad una determinata data, ti consente di avere un minuzioso controllo della situazione delle giacenze di ogni singolo prodotto.
Nello specifico creati un report dove registri le seguenti voci:
Codice articolo
Descrizione prodotto
Data ultimo inventario
Quantità inventariata a data
Caricato
Scaricato
Venduto
Reso
Prezzo base
Prezzo medio carico
Pezzo base acquisto
Giacenza
Valore medio carico
Valore base acquisto
In questo modo il tuo inventario è costantemente aggiornato anche a valore.
Potrai vedere nello stesso periodo dell’anno precedente per esempio se la situazione era analoga a quella attuale e procedere con la tua strategia in funzione dei dati rilevati e degli obiettivi da raggiungere.
👍Leggi anche: Come fare un inventario in modo semplice e veloce
Fai delle previsioni sulla base di dati certi
Analizzando il report che hai creato con le giacenze inventariate effettua una previsione della domanda della merce a magazzino.
Le variabili da tenere in considerazione sono molte, alcune delle quali sono più complesse di altre, motivo per cui è consigliato utilizzare uno strumento adeguato.
Per fare una previsione il più accurata possibile analizza queste situazioni:
Confronta le vendite dello stesso periodo (settimana o mese) dell’anno precedente;
Controlla il tasso di crescita periodico (settimanale, mensile, trimestrale);
Considera fattori come stagionalità e festività;
Pianifica promozioni e scontistiche
Gestisci l'esubero delle giacenze
Abbiamo visto che una buona pianificazione degli acquisti sulla base dei dati storici aiuta a ridurre il rischio di eccedenze di magazzino.
Inoltre, un controllo costante e minuziono delle giacenze di magazzino consente di avere sempre la situazione sotto controllo.
Tuttavia, possono essere molte le variabili che contribuiscono ad avere un magazzino un pò troppo carico, alcuni esempi molto comuni:
Ti sei lasciato “invogliare” dalle scontistiche proposte dal rappresentante e hai acquistato più del necessario
Hai inserito una nuova linea che non ha riscosso successo
Ci sono stati degli eventi esterni come per esempio la situazione climatica che ha rallentato le vendite, soprattutto in caso di prodotti stagionali
Hanno aperto un nuovo punto vendita nella zona, e le vendite sono diminuite rispetto alle previsioni
Può succedere, tutto nella norma.
Una volta individuate le cause dell’esubero di giacenze è consigliato organizzare un’attività di marketing che aiuti a smaltire le eccedenze.
Tra le attività più usuali troviamo
Il volantino promozionale, che puoi veicolare anche sui social, senza quindi avere spese di stampa.
Gli sconti speciali ai clienti possessori di tessera fedeltà.
Le offerte 3X2
Sconto del 50% sul prodotto meno caro, con acquisto minimo di 4 prodotti
Insomma le iniziative che puoi fare sono veramente molte, l’importante è applicare una strategia mirata, realizzabile solo avendo a disposizione tutti i dati necessari, dei quali abbiamo ampiamente parlato in questa pagina.
Valuta l'utilizzo di un buon software gestione magazzino
Come abbiamo visto una buona gestione magazzino comporta un lavoro di strutturazione, pianificazione e analisi, impensabile da effettuare con carta e penna.
Un foglio di calcolo come Excel può aiutare ad avere un pò di controllo, ma non la gestione completa del magazzino, della logistica e del previsionale.
Un buon software per la gestione magazzino, oltre alle caratteristiche generalmente diffuse tra i software di gestione, per consentirti di fare veramente il salto di qualità, deve avere determinate catteristiche.
Caratteristiche di un buon software gestione magazzino
Diversi livelli di accesso a seconda delle mansioni del personale;
Creazione di più codici a barre per prodotto: ti consente di gestire facilmente acquisti da fornitori diversi, promo e listini particolari in velocità
Dati sincronizzati e aggiornati in tempo reale che ti diano una reale situazione;
Creazione dei documenti in automatico
Avere un calcolo della stima di riordino accettabile e/o fornirti le informazioni per poterla calcolare;
Import ed export in excel di qualsiasi informazione
Report di mostra differenze tra merce ordinata e ricevuta, per quantità e prezzo
Stralcio d’ordine fornitore automatizzato
Gestione del sottoscorta e lotto minimo del riordino con invio programmabile
Gestione on line di tutta la movimentazione anche per multimagazzino
Report di analisi storico e previsionale
Alert anche via mail in caso di anomalie
Come abbiamo visto, una buona gestione magazzino prevede una serie di attività molto importanti, tutte strettamente correlate tra di loro.
Che si tratti del magazzino di una grande azienda di produzione o del retrobottega di un piccolo negozio, il suo peso e la sua importanza nella gestione dell’attività non cambia.
Quello che varia è la complessità della gestione, motivo per cui l’azienda più grande avrà bisogno di più tecnologia, che le consentirà maggiori automatismi, verifiche costanti, procedure dettagliate.
Ciò non toglie che qualsiasi magazzino, dal più grande al più piccolo, se ben organizzato contribuisce in maniera determinante ai risultati di qualunque attività.
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